Sega di Ala: Salita passo Fittanze

Considerazioni generali.

Si tratta di un percorso molto impegnativo, non proprio per tutti. La preparazione deve essere buona altrimenti diventa una sofferenza piuttosto che un divertimento. Il panorama è suggestivo, da quello della Val d'Adige - che sembra impossibile poterlo osservare a così alta quota in così poco tempo - a quello della Lessinia con i suoi ampi tipici spazi verdi. Potrebbe essere, secondo noi, la degna conclusione di una tappa del giro d'Italia, la selezione sarebbe assicurata e solo pochi corridori conterrebbero con i "secondi" il distacco dal vincitore. Osservando la cartina altimetrica del percorso non appaiono grossi scostamenti dal più famoso "Mortirolo".

Percorso.

Se la preparazione non è quella dei campioni si può giungere con l'autovettura e bici al seguito presso Peri (VR) lungo la SS 12 del Brennero in direzione Trento. Si può parcheggiare alla partenza della quasi altrettanto impegnativa salita della Peri-Fosse che si inerpica alla sinistra orografica del fiume ed è la naturale strada di collegamento tra la valle dell'Adige e l'altopiano della Lessinia. Alla conclusione del nostro itinerario ripercorreremo questa strada in discesa. Si parte dunque percorrendo la SS 12 del "Brennero" in direzione Trento per circa 12 Km in parte pianeggianti e in parte saliscendi non impegnativi. Sono 12 Km a nostro parere importanti in quanto permettono di scaldare i muscoli e prepararli alla fatica dell'ascesa. Prima di giungere al paese di Ala di Trento, in località Sdruzzinà, si svolta a destra (ci sono le indicazioni Lessinia, Sega di Ala). Si tratta di una salita di 13 Km con un dislivello totale di circa 1.300 m. Il calcolo della pendenza media dice 10%.... ma non fatevi ingannare! La prima parte (circa 500 m) è pedalabile senza problemi. Subito però vi è una impennata di pendenza con un tratto di circa 1 Km a pendenza 20% (un bel cartello lo indica). Si entra subito nell'ottica della salita e non vi è tempo per pensare, il pedale si indurisce, il cuore sale in gola; ma la soddisfazione sta proprio qui. Successivamente la pendenza diminuisce al 8-10%. Si percorrono alcuni tornanti, il panorama offre la Val d'Adige con fiume e autostrada sempre più piccoli. Si arriva circa a metà percorso dove, per circa 7-800 metri la strada spiana permettendo di respirare e di ritemprarsi per il successivo sforzo. E' qui che scompare la Val d'Adige e il percorso si immette nel bosco ed è qui che inizia il tratto più duro, il vero "spezzagambe". Anche qui la pendenza è del 20% (il solito spietato cartello sta lì ad indicarla) ma per un tratto lungo più del doppio del precedente. La strada sembra verticale, se ci si volta indietro (sempre che si abbia la forza per farlo) si viene assaliti da vertigini, in alcuni tratti, senza volerlo, la ruota anteriore si impenna sotto lo sforzo della pedalata. In pochi attimi tutta la vita ti scorre davanti appannata dal sudore che straripa dalla bandana: è bellissimo!!! Si procede poi con pendenze sicuramente inferiori, brevi rettilinei che consentono di respirare e improvvise salite che stanno lì a dirti che non è ancora finita. Si giunge quindi, attraversando un ponticello dopo una secca svolta a sinistra e poi a destra, a Sega di Ala. Qui la pendenza diviene veramente irrisoria, ormai il difficile è alle spalle. Volendo a Sega di Ala, si trovano fontane dove ristorarsi (l'acqua è molto buona, ma è fredda: occhio alla congestioni). Rimangono un paio di chilometri che solo la stanchezza può far risultare pesanti. Si giunge quindi al punto più alto di Passo Fittanze (1.360 m) Si scende poi fino a Sant'Anna d'Alfaedo (che non si attraversa) per poi risalire, si fa per dire, a Fosse di Sant'Anna d'Alfaedo. Volendo ci si può concedere un breve ristoro all'ottima Pizzeria Icio&Giliola. Da qui in picchiata per circa 10 Km (tra tornanti e brevi rettilinei) verso Peri ove è in attesa l'automobile e un bar con dei panini che comunque siano risultano SPECIALI.

E' difficile descrivere le emozioni che si provano. Sicuramente ci sono ciclisti anche dilettanti che considerano il percorso descritto come ordinaria amministrazione. Noi crediamo però che per la maggior parte sia una cosa speciale. Molti nostri amici ci domandano: ma chi ve lo fa fare? Non esiste risposta. E' la stessa cosa per chi scala una montagna o per chi attraversa un oceano in solitaria.... E' BELLO E BASTA!!

 

                                                                         (orly)